martedì 8 gennaio 2008

Status

Attualmente, stiamo decidendo su quale locale atterrare.
I dati e le statistiche intanto sono di conforto, il blog viene letto, e anche molto.

Quello di cui ho bisogno ora sono le vostre segnalazioni, la maggior parte dei locali li ho visitati, ora è il momento di definire i particolari.

Intanto da una piccola statistica personale, ho notato che ormai un'insalata costa più o meno quanto una pizza (intorno ai cinque euro).

Ora se si fa una indagine un piede di insalata costa tra gli ottanta centesimi e un euro, e comunque se ne ricava più di una, volendoci mettere anche altri ingredienti, il costo complessivo a giudizio di chi scrive non dovrebbe superare i tre euro e cinquanta centesimi (circa settemila lire, che per le insalate è comunque una cifra altina, considerando anche gli aumenti).

A voi la parola.

Cpt Felafel.

giovedì 3 gennaio 2008

Locali di Caserta: Anche no.

Tempo fa mi recai in questo ormai noto luogo di aggregazione sociale. Dopo gli iniziali drammatici secondi spesi nella lancia da esplorazione a cercare di indovinare il nome perdendoci in improbabili avverbi, congiunzioni, e quant'altro troviamo nomi alternativi come se una granata a frammentazione M1 fosse esplosa su una grammatica italiana. Tra i resti spiccavano: "addirittura no", "anche se", "seppur no", "ma su ma dai", "grazie preferisco di no", " e quando mai no".

Alla fine ha prevalso un esclamazione generale: "perché no".

Parcheggiamo la lancia in un vicoletto denso di vetture.

Sotto un porticato c'è il locale.

Entriamo.

Salta subito all'occhio il felice accostamento di stili nell'arredare l'ambiente; una mente ha partorito un mix di rock - post punk - post-atomic - post it - lounge hip-hop - urban - irish - seventies - deep - cool - kitsch - latin - jazz - bohemian - metal - junkie - XP - cinematic - 3D.
Il lato di sinistra.
Quello di destra è un muro. Si un semplice muro.

Adocchiamo un angolo con delle big bubble panna e fragola usate a mo di sedie, (ve le ricordate?, già quelle con Bud Spencer nel West), dove per lo stile Happy Days ti ci aspetteresti di trovare la serie "camioncini della coca cola di tutte le epoche".

Non c'è.

E non ci danno nemmeno quelle fantastiche sedie, per cui niente settore gommalacca.

Dopo aver dibattuto tra di loro sulla nostra destinazione, con almeno tre scuole di pensiero a confronto, ci fanno accomodare nel settore irish.

Mentre ci sediamo il mio occhio cade sul bancone.

Ora...

ok per l'originalità,

avete mai giocato a supermario bros?

Beh, vedendo il bancone non vi viene un moto interiore a spiccare un salto e atterrare con le natiche sulla testa del personale?

Comunque, con mia immensa sorpresa (immensa) vedo un gatto (nero) che si aggira per il locale.
Può capitare certo che nel trambusto, un gatto decida di farsi una
pina colada, però quando sei allergico al pelo del gatto, ti rode un pò che il simpatico avventore felino giri per il locale, facendo una capatina sulle panche e sulle tue gambe, con buona pace di tutti.

Ma lo dico anche per un fatto igienico.

Ripresomi dalla immensa sorpresa, ci comunicano che dobbiamo traslocare nel settore gommalacca, il tavolo serve ad altri.

Uffa...

Ok anche questo...

Una cosa a cui faccio sempre molta attenzione è il comportamento del personale con i clienti, che si noti bene, non dovrebbe essere una variabile, ma una costante.

Decidiamo di bere un paio di birre e digerire delle patatine.

Aspettiamo la birre.

Arrivano.

Comode le big bubble.

A volte l'apparenza inganna, a volte siamo maliziosi, a volte pignoli.

Ma quando dopo aver ordinato delle patatine, vedete la cameriera che esce con una porzione dalla cucina, masticando...

a cosa pensate?

Bene, sinceramante a me ha dato un pò fastidio, lo ammetto, anche se sono mie supposizioni però vedere una scena del genere non depone a favore del locale.

E poi sul conto leggi sempre la voce "servizio".

Una cara persona mi ha detto che per giudicare male un locale, per lui devono verificarsi almeno quattro errori nella stessa serata...

io ne ho contati tre, ci siamo andati vicini.

Fine del diario.

martedì 1 gennaio 2008

Locali di Caserta: La voce del padrone

Entriamo nella data stellare 2008, colmi di speranza.

Qualcosa si muove, il consenso cresce insieme ai report di visita del blog.

- Trattasi di prodotti surgelati. -
- Ogni variazione sul menù comporta un'aggiunta di 1,50 euro. -

Stiamo diventando più consapevoli, i menù non sono più le tavole di Mosè.

- Nelle serate di musica, ogni consumazione subirà l'aggiunta di 1 euro.-
- Consumazione obbligatoria. -

Almeno ora ci poniamo delle domande.

Di seguito un post di un utente che come Jack dei Blues Brothers ha visto la luce.

"Scusate quando ogni disco,film o qualsiasi altra attività riceve critiche allora scattano le querele?

Mamma mà e che provincialità

Tuci parliamoci chiaro qua i locali so gestiti con metodi da caproni con educazione e rispetto per il cliente pari a zero, certe volte pare che c' faj nu piacer a entrare!"

A breve un'altra recensione esplosiva.

Fine del diario.
Cpt. Felafel.